Il giorno 24/01/2014 alle ore 20.45, nei locali della scuola De Marchi di Via IV Novembre è convocata la riunione del Consiglio di Istituto con il seguente ordine del giorno:
1. Lettura ed approvazione verbale seduta precedente
2. Criteri accoglimento domande di iscrizione a.s. 2014/15
3. Composizione Organi di Garanzia ed elezioni componente genitori
4. Approvazione visite di istruzione a.s. 2013/14
5. Protocollo di intesa Comune/Scuole del territorio per progetto “Dona Valore”
6. Proposta genitori distribuzione frutta intervallo del mattino scuole primarie
7. Varie ed eventuali
Ulteriori informazioni qui
Obiettivoscuola
martedì 21 gennaio 2014
domenica 19 gennaio 2014
Su 'Il CIttadino' di Sabato la questione allagamento della media Gramsci
L’edizione de ‘Il Cittadino’ in edicola lo scorso sabato ha affrontato il problema dell’ennesimo allagamento della scuola media Gramsci, appartenente al nuovo Istituto Comprensivo De Marchi, ex. Primo Circolo. La questione degli allagamenti non è una novità per la Gramsci, che a fasi alterne, partendo dall’ormai lontano 2010, quando a seguito della rimozione della copertura in amianto era stato rifatto il tetto, deve fare i conti con le abbondanti e ripetute infiltrazioni ...
Approfondimento della questione sul Blog padernoinblog.padernesi.com.
Approfondimento della questione sul Blog padernoinblog.padernesi.com.
martedì 23 aprile 2013
La Scuola Primaria De Marchi di Paderno Dugnano partecipa con la Classe 5° B al Campionato di Giornalismo indetto dal quotidiano Il Giorno con un articolo dal titolo 'Famiglia cercasi. Un canile speciale Gli ospiti “dell’asilo” ci aspettano'. L'articolo è dedicato al canile di Palazzolo Milanese ed è nato dall'incontro degli alunni con Ambra, una volontaria che ha raccontato vicende commoventi di animali abbandonati accolti nella struttura. Altri dettagli sono disponibili sul Blog Padernoinblog.padernesi.com
giovedì 13 dicembre 2012
Mense scolastiche, problema senza fine
Intorno alle mense scolastiche, da quando mi occupo della questione educativa, sono sempre sorte interminabili discussioni riguardanti i più vari aspetti della materia.
Un tema sempre discusso riguarda l'elevato tasso di scarti prodotti giornalmente, che per legge devono essere gettati e non possono essere recuperati nemmeno per l'alimentazione animale. Quindi gli avanzi prodotti non possono nemmeno essere raccolti da uno o più dei canili della zona.
E qui il discorso inizia a complicarsi. Nell'attesa infatti di trovare una soluzione normativa per poter recuperare e riutilizzare gli avanzi, si dovrebbe individuare un sistema per ridurli.
E qui si dovrebbe quindi partire da una domanda fondamentale: perchè vengono prodotti così tanti avanzi?
In generale si sono ipotizzate almeno tre risposte a questa domanda: o viene distribuita una dose eccessiva di cibo ai bambini, oppure quanto proposto non incontra il gradimento dei piccoli commensali, oppure ancora quanto offerto è di scarsa qualità.
E qui altra complicazione del discorso.
Se il cibo non incontra il gradimento dei bambini, questo in buona parte potrebbe effettivamente essere legato anche a un'originale cattiva educazione alimentare ricevuta in ambito domestico. Qui immagino già una levata di scudi da parte dei genitori che escludono a priori l'ipotesi. Eppure molti bambini oggi sono abituati o troppo bene o troppo male e per primo io mi metto in discussione. Quando (ahimè ormai troppo tempo fa) ero bambino io, mi ricordo ancora che quello che trovavo nel piatto era l'unica variante programmata per il pasto: o quella o il digiuno.
Soluzione drastica? Forse ma mi ha insegnato ad assaggiare tutti i cibi, variare l'alimentazione, formarmi un gusto e sviluppare apprezzamento per un'ampia varietà di cibi.
Oggi forse la cedevolezza dei genitori, per i più disparati motivi tra cui la cronica mancanza di tempo o la pigrizia, può essere aumentata e bambini abituati a un numero ridotto di alimenti o a un elevato potere di contrattazione sono propensi a rifiutare quel che non li aggrada in mensa per rifarsi poi a casa.
Per quanto riguarda l'eccessiva quantità delle porzioni, effettivamente spesso nelle varie discussioni si è ipotizzato il ricorso al piatto unico che oltre a diminuire la dose complessiva del cibo proposto potrebbe contribuire a contenere significativamente anche la produzione di avanzi. Inoltre, la riduzione della quantità di cibo erogato e contemporaneamente la complessità delle preparazioni, potrebbe giustificare una significativa diminuzione del costo del servizio e delle quote chieste alle famiglie (cosa sicuramente non disdicevole considerato il periodo).
Per coerenza, nel ragionamento generale non deve comunque essere scartata a priori l'erogazione di un prodotto di scarsa qualità.
Su questo ultimo punto in particolare, da diverso tempo alcuni genitori mi hanno sottoposto le loro lamentele e questo è uno dei motivi principali per cui oggi ho deciso di aprire la discussione.
Conosco personalmente i referenti per i genitori della commissione mensa e tendo a fidarmi quando mi confermano che la qualità dei pasti erogati è controllata e garantita. Lo stesso dirigente scolastico e gli insegnanti usufruiscono del servizio mensa e dello stesso cibo proposto ai piccoli commensali, confermando la qualità dei pasti.
Eppure la raccolta di un numero già consistente di segnalazioni convergenti mi sembra sufficiente per accendere un allarme e motivare un approfondimento della questione.
Per questo motivo quindi ho deciso di aprire un nuovo sondaggio (colonna destra (per comprendere effettivamente quale è la sensazione qualitativa del servizio recepita dai genitori. Poichè un semplice sondaggio non potrebbe risultare esaustivo, invito chiunque ha qualcosa da segnalare in merito all'argomento a lasciare un commento sul blog oppure a inviarmi una mail all'indirizzo: massimo.negrisoli@libero.it.
Chi vuole contribuire a diffondere l'iniziativa presso i propri contatti che ritiene interessati può distribuire attraverso i mezzi disponibili il link seguente al questionario:
https://docs.google.com/spreadsheet/viewform?fromEmail=true&formkey=dEs0eHJIelpNc0dWcVQ2YUVWZjM5QWc6MQ
mercoledì 14 novembre 2012
A Genova si parla di educazione e tecnologie
La nuova edizione di ABCD+Orientamenti si terrà a Genova
dal 14 al 16 Novembre 2012 ABCD+Orientamenti si fa in 3 per
soddisfare il pianeta dell’educazione, dell’orientamento e del lavoro! ABCD per operatori del mondo
dell’educazione a confronto con istituzioni, realtà associative e professionali,
aziende produttrici di beni e servizi per il mondo della scuola. Orientamenti Junior per studenti delle scuole
secondarie di I grado e i loro genitori alla ricerca di informazioni sul loro
percorso futuro e sulle innovazioni della riforma scolastica. Orientamenti Senior per studenti, docenti e
operatori in un percorso che integra le opportunità formative, il lavoro che
“resiste” in Liguria, talenti e stili di vita, il tutto alla luce delle 8
competenze chiave definite dall’Unione Europea.
http://www.abcd-online.it/
http://www.abcd-online.it/
Aakash 2Android: un tablet per studenti a 16 euro
Dotato di schermo da 7 pollici, monta un processore a 1 GHz e
4 Gbyte di memoria interna.
Se poco più di un anno fa l'India aveva attirato l'attenzione del mondo tecnologico lanciando Aakash, il tablet da 35 dollari, oggi è il momento di svelare il successore.
La canadese Datawind, cui è stata commissionata la produzione dal governo indiano, ha infatti dimostrato che un tablet con Android può costare appena 21 dollari (circa 16 euro al cambio attuale).
Aakash 2 è migliore del predecessore, ovviamente, innanzitutto dal punto di vista hardware: lo schermo touch da 7 pollici ora è di tipo capacitivo, e il processore è un Cortex A8 a 1 GHz, accompagnato da 512 Mbyte di RAM e 4 Gbyte di memoria interna (espandibile tramite scheda microSD).
La dotazione comprende poi una porta USB, videocamera frontale VGA e una batteria da 3.000 mAh; ovviamente non manca la connettività Wi-Fi e, opzionalmente, sono disponibili versioni che dispongono anche della connettività GPRS o 3G (a prezzi superiori rispetto al modello base).
Se poco più di un anno fa l'India aveva attirato l'attenzione del mondo tecnologico lanciando Aakash, il tablet da 35 dollari, oggi è il momento di svelare il successore.
La canadese Datawind, cui è stata commissionata la produzione dal governo indiano, ha infatti dimostrato che un tablet con Android può costare appena 21 dollari (circa 16 euro al cambio attuale).
Aakash 2 è migliore del predecessore, ovviamente, innanzitutto dal punto di vista hardware: lo schermo touch da 7 pollici ora è di tipo capacitivo, e il processore è un Cortex A8 a 1 GHz, accompagnato da 512 Mbyte di RAM e 4 Gbyte di memoria interna (espandibile tramite scheda microSD).
La dotazione comprende poi una porta USB, videocamera frontale VGA e una batteria da 3.000 mAh; ovviamente non manca la connettività Wi-Fi e, opzionalmente, sono disponibili versioni che dispongono anche della connettività GPRS o 3G (a prezzi superiori rispetto al modello base).
La versione equipaggiata con il Wi-Fi costerà agli studenti indiani - per i
quali principalmente è stato realizzato - 1.130 rupie (per l'appunto circa 21
dollari, o 16 euro).
giovedì 24 maggio 2012
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